Esperienze: Didattica Intelligente e Creativa

La scuola offre una didattica intelligente e creativa, mirata all’apprendimento facile e accessibile a tutti. Questa è la cosa più importa...

La scuola offre una didattica intelligente e creativa, mirata all’apprendimento facile e accessibile a tutti. Questa è la cosa più importante. L’insegnante prevalente, in ogni classe, cerca di non perdere di vista questo primario obiettivo. Avere l’aula multimediale e di musica, la palestra ed il teatro, il cortile e la sala da pranzo, ampi corridoi e cortili per la ricreazione, significa valorizzare tutte le attività. Ed avere sempre un paio di insegnanti a disposizione, per aiutare i ragazzi ad apprendere meglio, è l’espressione più convincente della scuola che mette al centro la persona: la vita dei ragazzi. Ma questo non basta.

Le esperienze formative sono centrate sui valori fondamentali della persona e della nostra cultura. Vengono proposte in orario scolastico ed extrascolastico, in un clima di famiglia, da persone che ci credono realmente.

  

Mangiare, insieme.

La classe, con libertà, ha la possibilità di fermarsi a mangiare insieme, una o due volte la settimana. La relazione tra i ragazzi cambia radicalmente. E’ meno competitiva. E’ più spontanea e piacevole. Gli stessi insegnanti, che servono a tavola e mangiano con i ragazzi, non sono visti come maestri ma come persone adulte significative, da cui imparare qualcosa per la vita. A tavola si impara a mangiare! Mangiare conversando, prestando attenzione all’altro, serenamente. A mangiare per la gioia di vivere. Non solo per nutrirsi o rifiutare il cibo. Questa esperienza è davvero una scuola di umanità.

Giocare, insieme.

Il gioco è un momento vitale, per i ragazzi. Giocano appena arrivano a scuola e durante l’intervallo, ma dopo il pranzo giocano come classe. Giocano con i loro insegnanti. E’ bello. Accorciano le distanze con l’adulto. Competono coi compagni. Imparano a misurarsi. Cercano la rivincita e la vittoria. Imparano a perdere. Si distendono e ritrovano nuove energie. Il gioco è sano. E’ altamente formativo. Nella scuola non può mancare.

Studiare, insieme.

E’ possibile studiare in piccoli gruppi, con l’aiuto dell’insegnante. E’ possibile simpatizzare con la matematica e la grammatica, grazie al contesto meno formale, pensato ad hoc. E’ possibile mettere insieme un ragazzo audioleso con un normodotato per fare logopedia, per creare solidarietà e velocizzare l’apprendimento, tra i ragazzi. I miracoli succedono, anche a scuola.

Parlare un’altra lingua, insieme.

L’insegnante di inglese, madre lingua, aiuta i ragazzi ad usare correttamente il vocabolario, mentre si mangia, si gioca, si interagisce, si comunica, si vive insieme. Sperimentare che è possibile parlare una lingua diversa dalla propria, con competenza e simpatia, significa aprirsi ad un orizzonte culturale diverso, aprirsi alle persone che parlano altre lingue, aprirsi alla diversità.

Suonare e cantare, insieme.

I ragazzi imparano a sintonizzarsi, ad ascoltarsi, a fare gruppo, attraverso la musica: il canto e lo strumento musicale diventano un solo coro, un solo concerto. E’ un’impresa ardua, ma la scuola investe molto, a questo livello. E i concerti di Natale e di fine Anno Scolastico sono la testimonianza più eloquente della didattica e dell’impegno formativo in atto. Nessuno viene escluso. Tutti cantano e suonano insieme.

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