In gita scolastica si va dietro casa

da Popotus del 24 ottobre 2014 Le scuole scelgono i viaggi d’istruzione a chilometro zero. Per scoprire quanto è bello il luogo in cu...

da Popotus del 24 ottobre 2014


Le scuole scelgono i viaggi d’istruzione a chilometro zero. Per scoprire quanto è bello il luogo in cui si vive

Niente più lunghi (e costosi) viaggi in giro per l’Italia e l’Europa. La crisi ha tagliato le gite scolastiche per quasi la metà delle scuole italiane. Ma proprio la crisi può diventare un’occasione per scoprire ciò che sta accanto alla scuola, o a pochi chilometri da casa: alzi la mano chi conosce il Sacro Monte di Varese, la cattedrale e le liuterie di Cremona, le bellezze nascoste di Ferrara o le chiesette e i musei sparsi sui cucuzzoli delle Marche, della Basilicata o lungo le coste di Puglia e Compania. Se la risposta è «nessuno», allora è proprio il caso di organizzare una gita scolastica a chilometro zero, come stanno facendo centinaia di scuole da Nord a Sud. L’idea è semplice, ma efficace: andare alla scoperta del proprio territorio, magari organizzando delle attività sportive o delle ricerche accompagnati dal proprio professore. E imparando ad osservare quello che ci circonda tutti i giorni con occhi nuovi. A lanciarla sono stati i ragazzi, sul sito internet che il governo ha dedicato alla Buona Scuola, dove molti studenti hanno poi cominciato a proporre degli itinerari, raccontando la storia dei borghi e dei paesi in cui vivono. La proposta è così rimbalzata sulla cattedra degli insegnanti, che l’hanno colta al balzo: andare in gita “a casa” significa bassa spesa e alta valorizzazione del territorio.
Meglio di così...

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